L’ambasciatore cileno a ricordare l’accoglienza in Ticino ai perseguitati da Pinochet
Quattrocento cileni accolti da famiglie ticinesi: «La dimostrazione che il Ticino sa avere un cuore grande e braccia aperte, aiutando chi è nel bisogno, come fratelli ». È con queste parole che il presidente del Consiglio di Stato Paolo Beltraminelli ha reso omaggio ieri a Bellinzona all’azione del Pastore luganese Guido Rivoir negli anni Settanta, ai tempi della lunga dittatura del generale Augusto Pinochet da quell’11 settembre 1973. La figura di Rivoir, scomparso 11 anni or sono a 103 anni, è stata onorata come l’«anima » (per riprendere le parole di Beltraminelli) della spinta di solidarietà nella Svizzera italiana verso i cileni. Uno slancio di solidarietà, quello del Pastore Rivoir, che ha coinvolto il governo con Gran Consiglio e Procura, dando un sostegno alle vittime del regime sudamericano. Il ringraziamento a Rivoir, e di riflesso alle istituzioni, è stato voluto dalla presidente cilena Michelle Bachelet. In memoria dell’opera del Pastore è stata creata un’associazione, ora fondazione in aiuto a persone alla ricerca di un Paese d’asilo, grazie al professor Paolo Bernasconi, in forza alla Procura in quegli anni di affetto verso i perseguitati.
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